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SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: bilancio del primo anno di attività del Protocollo d’Intesa provinciale

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: bilancio del primo anno di attività del Protocollo d’Intesa provinciale
Lunedì 28 ottobre, presso la sede ATS di Bergamo si è tenuto il Seminario "Il protocollo d’intesa provinciale sulla salute e sicurezza sul lavoro 2023 – 2025: bilancio del primo anno di attività", a cui ha partecipato anche Confcooperative Bergamo.

Categorie: Dal Territorio

Tags: #sicurezzasullavoro #prevenzione #protocollosicure

Confcooperative Bergamo ha partecipato al Seminario scientifico di metà percorso del progetto promosso da ATS: "Il protocollo d’intesa provinciale sulla salute e sicurezza sul lavoro 2023 – 2025: bilancio del primo anno di attività". 

L'incontro, tenutosi presso la sede ATS di Bergamo, ha permesso di fare il punto sull’andamento dei Progetti 2023-2025 condivisi nel Protocollo d'Intesa, siglato anche da Confcooperative Bergamo. L’ambizioso obiettivo dei progetti è limitare il più possibile l’incidenza del fenomeno delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro, attraverso la sinergia operativa di figure professionali appartenenti alle diverse organizzazioni bergamasche portatrici di interessi; il Protocollo, nella sostanza, rappresenta un vero e proprio patto di collaborazione concreta tra gli Attori presenti sul territorio.

Carla Burini, Responsabile Compliance di CSA Coesi, presente insieme a Lucio Moioli, Presidente di Confcooperative Bergamo, intervenuta durante il convegno, ha dichiaratoIl tema della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro è drammaticamente al centro della cronaca. Partecipare a tavoli di lavoro insieme a istituzioni e parti sociali è un modo per contribuire ad affrontare in una logica di sistema un problema molto complesso. Noi ci siamo concentrati sui bisogni formativi e stiamo sperimentando modalità innovative in grado di rendere i “corsi sicurezza” adatti anche a persone portatrici di fragilità: il diritto al lavoro per tutti e per ciascuno deve essere accompagnato da una tutela sostanziale e non meramente formale del diritto alla sicurezza e questo richiede metodi e strumenti attenti alle caratteristiche individuali.”

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