leNOTIZIE

Il 19 marzo «Trust in Life» si presenta: un nuovo modello di finanza sociale

Il 19 marzo «Trust in Life» si presenta: un nuovo modello di finanza sociale
Lunedì 19 marzo, alle ore 15, presso l’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo la presentazione del progetto «Trust in Life» finalizzato a mettere a disposizione servizi alle persone con grave disabilità e alle loro famiglie e supporti finanziari, strumenti e modelli di servizio innovativi

Categorie: Dal Territorio

Tags: Famiglia,   Territorio,   Disabilità,   Banche

UBI Banca, con la sua divisione UBI Comunità dedicata al Terzo Settore e all’Economia Civile e con la sua trust company UBI Trustee, Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie Di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale - e Gruppo Cooperativo CGM, hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la realizzazione di un progetto denominato «Trust in Life» volto a mettere a disposizione servizi alle persone con grave disabilità e alle loro famiglie e supporti finanziari, strumenti e modelli di servizio innovativi, con particolare riferimento a quelli per il «Durante e Dopo di Noi» gestiti attraverso lo strumento giuridico del trust (rif. Legge sul “Dopo di noi”, n. 112/2016). Il progetto sarà presentato lunedì 19 marzo, alle ore 15, presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo (Area didattica, torre 7, ingresso 55, piano terra).

La legge 22 giugno 2016, n. 112, che introduce “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare” ha come obiettivo il favorire il benessere e la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con “disabilità grave” non determinata da invecchiamento. Il provvedimento è noto anche come “Durante e Dopo di Noi” in quanto ha portato al centro del dibattito e all’attenzione di operatori e famiglie sia il periodo in cui le persone con disabilità sono ancora affiancate dai genitori, sia quello in cui questo affiancamento sarà sostituito da strutture che riprodurranno le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.

Le persone potenzialmente interessate e destinatarie della legge, i cui bisogni vanno dal supporto economico-finanziario al sostegno socio-sanitario, sono stimate in circa 127.000 (fonte Istat). In tale contesto l’obiettivo di progetto condiviso tra i partner è costruire modelli di intervento coesivi ed efficienti rivolti alle persone con grave disabilità e alle loro famiglie per favorire la piena realizzazione di percorsi di vita autonomi ed inclusivi. L’approccio utilizzato è orientato alla sussidiarietà circolare, aperto alla co-progettazione e alla collaborazione con le diverse realtà sociali presenti sul territorio, con una prospettiva universalistica ed inclusiva.

Documenti da scaricare

Il tuo nome
Il tuo indirizzo e-mail
Oggetto
Inserisci il tuo messaggio ...
x