Lo scorso 12 dicembre il Parlamento europeo ha votato e approvato, in plenaria, il regolamento Omnibus relativo alla parte agricola, nella stesura finale concordata alla
conclusione dei triloghi tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio. Come noto, il regolamento Omnibus nasce come provvedimento per modificare numerosi
regolamenti comunitari, tra cui – inter alia – i quattro regolamenti afferenti alla Politica agricola comune (PAC), ovvero i reg. UE 1305/2013; reg. Ue 1306/2013; reg. UE 1307/2013; reg. UE 1308/2013. Tuttavia, in seguito alla comune volontà di scorporare la sola parte agricola della Pa dall’intero provvedimento Omnibus (tuttora in discussione), confermata a metà novembre, si è potuto ottenere quindi un provvedimento a sé stante che rappresenta, de facto, una sorta di revisione di medio termine della PAC.Le modifiche concordate sui 4 regolamenti Pac sono entrate in vigore il 1 gennaio 2018.
Tra i punti di forza del testo, la semplificazione per aziende e amministrazioni nazionali nella gestione degli aiuti verdi, il rafforzamento della posizione contrattuale dei produttori nella filiera agroalimentare e la conferma del principio che identifica gli agricoltori veri quali beneficiari degli aiuti e li dota di strumenti più accessibili per proteggersi dal rischio climatico e dai crolli improvvisi di reddito. Novità in arrivo anche per gli agricoltori under 40 per l'utilizzo degli aiuti accoppiati alla produzione, che potranno essere attivati in funzione anticrisi.
Particolarmente apprezzati dai rappresentanti degli agricoltori la possibilità di superare il divieto d'uso di fitofarmaci nelle colture proteoleaginose sulle aree di interesse ecologico, il principio di prevalenza delle norme Pac su quelle della concorrenza, la promozione degli strumenti assicurativi e, in generale, la spinta a una semplificazione da sempre richiesta a gran voce da tutto il settore primario.