Un valore della produzione che supera i 465 milioni di euro, 281 cooperative aderenti, 94.790 soci e quasi 13.000 persone occupate con contratti a tempo indeterminato nella stragrande maggioranza dei casi (81%): con questi numeri Confcooperative Bergamo celebra l’80°anniversario dalla fondazione.
Il 27 agosto del 1945, nel Palazzo della Camera di Commercio, veniva istituita “Confcooperative, Unione provinciale di Bergamo”, oggi principale organizzazione di rappresentanza, assistenza, tutela e vigilanza del movimento cooperativo e delle imprese sociali della provincia orobica.
La ricorrenza dell'80° anniversario di Confcooperative Bergamo assume un significato ancora più importante considerando che il 2025 è stato proclamato dalle Nazioni Unite l'Anno Internazionale delle Cooperative.
Per l’occasione, oltre al lancio del logo celebrativo e al sito internet che raccoglierà news e iniziative www.80confcooperativebergamo.it, sono in programma eventi promossi da CSA Coesi, centro servizi di riferimento di Confcooperative Bergamo.
I numeri presentati alla stampa raccontano la forza e la vitalità di un sistema cooperativo radicato nel territorio, capace di generare valore economico, coesione sociale e lavoro, con una naturale evoluzione che ha segnato gli ultimi anni: recupero del fatturato aggregato che, dopo il crollo del 2020 dovuto al lockdown, ha superato il valore del 2019, con un +2,66% (dai 453.321.000 del 2019 si era scesi a 402.543.000, per poi registrare un costante aumento: 423.153.000 nel 2021, 447.683.000 nel 2022 e 465.392.000 al 31.12.2023).
Da segnalare anche la qualità dei contratti di lavoro: nel 2024 i contratti a tempo indeterminato superavano l’81%, con una crescita costante negli ultimi anni (erano il 70% nel 2018).
Altro trend da sottolineare, in questo caso negativo, la diminuzione delle cooperative associate, che passano dalle 296 del 2019 alle 281 del 2023: si tratta di una tendenza alla riduzione del numero di imprese e a un aumento medio dei fatturati che attraversa l’intero paese e i diversi settori.
La distribuzione territoriale si mantiene sostanzialmente capillare: si registra una forte presenza nella città di Bergamo e nell’hinterland con 110 cooperative e una presenza diffusa e significativa in tutti gli ambiti provinciali con 19 cooperative presenti in Valle Brembana, 28 in Valle Seriana, 22 in Valle Imagna e Isola, 76 in pianura, 21 in Valle Cavallina e Sebino.
Oltre ai numeri, sono anche i fatti a raccontare l’evoluzione di Confcooperative Bergamo negli anni. Innanzitutto, c’è l’impegno costante a garantire la rappresentanza nei confronti degli enti pubblici, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, dei luoghi più significativi sul piano socio-economico. Ci sono poi iniziative di sostegno e promozione tra cui ne segnaliamo soltanto alcune: il lancio di Impact, progetto volto a valorizzare la cooperazione autentica e dagli elevati standard di qualità e a contrastare fenomeni distorsivi, il significativo investimento nelle iniziative culturali, con un cartellone di eventi e collaborazioni nell’ambito di Bergamo-Brescia2023 e con la promozione del Teatro Ragazzi, il recente accordo siglato con il Comune di Bergamo al fine di promuovere un percorso formativo volto a valorizzare le relazioni tra pubblica amministrazione e cooperative sociali. E ancora, la sinergia con l’Università degli studi di Bergamo su numerosi fronti, quali la ricerca e la formazione, nonché la collaborazione di lungo respiro con la Diocesi di Bergamo, con la quale è condiviso il riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa.
“Abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente il nostro investimento sulla capacità di innovazione - sottolinea il presidente di Confcooperative Bergamo, Lucio Moioli - innovazione sociale e, insieme, tecnologica. Solo questo binomio ci apre ad uno sviluppo sostenibile integrale come integrale è l’ecologia di cui parla Papa Francesco. Dunque scommettiamo sulla formazione delle competenze, anche quelle in cui abita la creatività e la voglia di migliorare i nostri territori e le nostre comunità. E scommettiamo sulla capacità della cooperazione di contagiare un mondo che rischia di ridursi a individui in competizione, valorizzando la storia antica dell’impresa cooperativa insieme alle opportunità che si vanno concretizzando proprio quest’anno per nuove forme di impresa sociale”.
“Come centro servizi, affianchiamo le cooperative nei loro percorsi di innovazione – sottolinea Massimo Monzani, presidente di sa Coesi, centro servizi di riferimento di Confcooperative Bergamo – mettendo a disposizione strumenti avanzati, che spaziano dai servizi, alla consulenza fino alla tecnologia più avanzata, per consentire alle imprese cooperative di restare competitive e affrontare con efficacia le dinamiche complesse del mercato. Parliamo, ad esempio, di soluzioni che rafforzano l’approccio alla sostenibilità ambientale, in linea con il quadro normativo europeo e di consulenze mirate a una gestione ottimizzata degli aspetti economici, fiscali, patrimoniali e finanziari. L’obiettivo è accompagnare il sistema cooperativo bergamasco in un’evoluzione consapevole, capace di coniugare valori identitari e capacità di adattamento in un contesto in continuo cambiamento”.
La crescita di CSA Coesi va di pari passo con la crescita delle cooperative del territorio e con l’espansione dei servizi agli altri enti del terzo settore, in particolare alle Associazioni. Nel 2019 i clienti seguiti erano 713, mentre nel 2024 sono 955; i dipendenti in forza, da 58 al 31.12.2019, sono passati a 70 unità al 31.12.2024. In termini di valore della produzione il bilancio 2019 chiudeva con un valore pari ad euro 3.897.264, mentre il bilancio in prossima approvazione segnerà un totale di valore della produzione pari ad euro 5.373.097.
“La coincidenza delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della costituzione di Confcooperative Bergamo con l’Anno Internazionale delle Cooperative - sottolinea Giuseppe Guerini, presidente di Cecop-Cicopa Europa (Confederazione Europea delle Cooperative Industriali di Lavoro e servizi) - è un'occasione per riflettere sulla vocazione internazionale e multilaterale del movimento cooperativo, che dal 1895 si è dotato di un’associazione di rappresentanza che lavora ininterrottamente da 130 anni per promuovere la cultura cooperativa. Ma è anche un'occasione per Bergamo per apprezzare dell’apertura del nostro territorio al mondo. La propensione allo sguardo internazionale e l'apertura del nostro territorio verso l’Europa e il mondo sono occasioni di crescita e sviluppo economico e culturale e la funzione delle cooperative, riconosciute dalle istituzioni internazionali come la forma d’impresa e di organizzazione economica più incline al perseguimento dello sviluppo sostenibile e a quella che Papa Francesco definisce l’ecologia integrale trova un ulteriore assonanza con la celebrazione del Giubileo della Speranza che a sua volta è un evento globale che ci dice quanto è importante l'essere nel mondo con uno sguardo solidale e cooperante. A maggior ragione in questi tempi in cui la ricerca di sostenibilità, speranza e prosperità inclusiva è la strada principale per ricercare anche la pace”.