"Necessaria un’alleanza autentica tra pubblico e terzo settore per sostenere la cultura”.
Questo il messaggio principale emerso nel corso del seminario del 27 marzo, organizzato nell'ambito del progetto "Ragazze e ragazzi alla ribalta", promosso da Solco Città Aperta e CSA Coesi in collaborazione con Confcooperative Bergamo, Confcooperative Nazionale Cultura, Turismo e Sport, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, con il sostegno di Fondazione Cariplo e il contributo di Fondo Sviluppo.
L'evento ha proposto una profonda riflessione sul quadro normativo, sulle politiche e sulle buone prassi di collaborazione tra enti pubblici e privato sociale in ambito culturale, tema trasversale che tocca diversi settori cooperativi.
Si confrontati Sabrina Sammuri, direttore generale Cultura di Regione Lombardia, Irene Bongiovanni, presidente nazionale di Confcooperative Cultura Turismo Sport, Mario Ferrari, consigliere regionale di Confcooperative Lombardia Cultura Turismo Sport e figura storica del Teatro Ragazzi italiano, Donatella Ferrante, docente di Legislazione dello Spettacolo all’Università Sapienza di Roma e già Dirigente alla Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.
E ancora, Sergio Gandi, vicesindaco, assessore alla Cultura e al Bilancio del Comune di Bergamo, Elisabetta Bani, professore Ordinario di Diritto dell’Economia al Dipartimento di Giurisprudenza e prorettrice dell’Università degli studi di Bergamo.
Nel corso del seminario è stato proposto anche un contributo videoregistrato di Salvatore Carrubba, docente IULM nel cui curriculum appaiono ruoli quali direttore della Fondazione Einaudi, direttore de Il Sole 24 Ore, assessore alla Cultura del Comune di Milano, presidente del Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa e dell’Accademia di Brera.
“La cultura è diventata una componente sempre più importante nel sistema del welfare, nello stato del benessere – sottolinea Salvatore Carrubba - perché dà un contributo fondamentale al benessere psicofisico dei cittadini. E quindi il nuovo welfare non può fare a meno della cultura”.
“Bergamo si conferma un punto di riferimento per la cooperazione teatrale - afferma Irene Bongiovanni, presidente nazionale di Confcooperative Cultura Turismo Sport - Di grande interesse il tema affrontato nel pomeriggio di lavoro di oggi: il rapporto tra pubblico e privato che è questione fondamentale per la valorizzazione culturale nel nostro Paese. Tema che da tempo la cooperazione sta seguendo e che sta portando anche all’affermazione di nuovi modelli di collaborazione, come il Partenariato Speciale Pubblico privato. Si è inoltre svolto il primo coordinamento nazionale delle cooperative teatrali. Sono emerse importanti linee di lavoro: turismo, scuole, progetti di valorizzazione territoriale e molto altro ancora. Il teatro diventa un elemento centrale di animazione, di crescita delle comunità e di crescita delle persone. Dare vita a un coordinamento stabile del settore ci permette di condividere buone pratiche e di definire altre linee di lavoro comune. Per questo si è deciso che ogni anno a Bergamo le cooperative teatrali, proprio in occasione della Giornata internazionale del Teatro, si troveranno per approfondire alcune tematiche di attualità”.
“La cultura fa bene a tutti – evidenzia Mario Ferrari, consigliere regionale di Confcooperative Lombardia Cultura Turismo Sport,figura storica del Teatro Ragazzi italiano e referente del Progetto - è democratica quando tutti possono fruirla. Importanti istituzioni pubbliche se ne occupano, facendo bene e mantenendo la continuità dell’offerta di iniziative. La metà dell’offerta culturale e teatrale vede protagoniste cooperative e associazioni che professionalmente da decenni producono, organizzano e promuovono eventi. Questa metà deve diventare una meta sul piano delle attenzioni nei piani di governo della cosa pubblica. La repubblica della cultura è anche questo”.
“Il tema della collaborazione ha una storia lunga in ambito culturale - dichiara Sergio Gandi, vicesindaco e assessore alla Cultura di Bergamo - alleanze, sinergie, partnership sono parole che da tempo si rincorrono nelle progettualità culturali dove fare sistema è assunto come metodo consolidato e efficace rispetto al raggiungimento degli obiettivi. L’amministrazione comunale crede fermamente in questi valori: soprattutto nella relazione con il territorio e il terzo settore, la collaborazione tra pubblico e privato è stata dominante, nell’ottica di sostenere le imprese creative. L’intenzione si è espressa nella messa a punto di soluzioni amministrative nuove che potessero assegnare sia spazi che risorse in modo più strutturato e continuativo nel tempo. Tra queste buone pratiche, ormai numerose in città, abbiamo le intese culturali, le concessioni di spazi in virtù di avvisi specifici e, a livello più alto di complessità, il Partenariato Speciale Pubblico Privato, prima sperimentazione in Italia che ha fatto scuola a livello nazionale”.
“L’iniziativa Ragazze e Ragazzi alla ribalta sta portando a teatro più di 4.000 studenti della Scuola Secondaria e della Formazione Professionale – sottolinea Lucio Moioli, presidente di Confcooperative Bergamo - Questo progetto sta consentendo al gruppo di lavoro interistituzionale di sperimentare ancora più in profondità il valore della cultura e le potenzialità che si aprono quando questa si intreccia con la dimensione educativa e formativa e con la dimensione sociale. Potenzialità, però, che si realizzano solo se le pratiche culturali vengono sostenute all’interno di una responsabilità condivisa: aver cura della cultura è un compito di cui enti pubblici, imprese culturali e creative, organismi dell’economia sociale e della società civile devono farsi carico insieme, in una logica di partnership autentica”.